mercoledì 30 giugno 2010

"L'insostenibile leggerezza dell'essere ... donna!"


L'apparenza. Il gusto d'essere protagonisti. Il narcisismo. L'ostentata voglia d'essere al centro dell'attenzione. La maniacale ossessione d'essere belli e "più" belli!

Come altro posso definire la donna di oggi?
Non so'.
Ma mi limito a commentare ciò che vedo.
Ritengo che sin dall'infanzia la donna coltivi unicamente la passione ad essere una principessa, una bella principessa, una strepitosa star tutta sfavillante e sbrilluccicosa!
Proprio questa mattina ne ho osservato tutto il ridicolo assistendo ad un siparietto tutto "femminile"!
Ero in spiaggia e mi cullavo (come altri della mia età) tra le dolci onde del mare. Tra le tante persone che mi erano attorno ho notato due bambine di età non superiore ai 6/7 anni. Devo dire ... entrambe bruttine, ma non c'è problema, tanto per il 16° compleanno avranno in regalo liposuzioni, varie modifiche facciali e l'immancabile rifacimento del seno. Erano proprio davanti a me, spalle alla spiaggia, e giocavano a fare le star. Ad un certo punto una delle due ha intonato una canzoncina che diceva: "Siamo belle, belle più che mai!" Questa melodia, a dire il vero stridula e graffiante, terminava dicendo: "... e non ci importa quando ne' come, saremo sempre le più belle, belle più che mai!"
Poi continuavano la loro patetica "esibizione" scimmiottando alcune pose da modelle e devo dire che un paio erano davvero poco adatte a bambine di quella età. La cosa va avanti ed una delle due, presa dalla foga del suo sordido sogno, fa' per baciare e per mostrarsi. Vi assicuro che sono rimasto schifato ed anche se molti di voi pensano che io sia un bacchettone, vi assicuro che se avessi una figlia che a quell'età si lascia andare a certe movenze gli insegnerei per bene i modi d'essere una vera donna.
E mi chiedo: "Ma le loro mamme???" Erano sdraiate sotto l'ombrellone con in mano letture formative, intelligenti e garbate ... tipo "Chi", "Novella 2000", ed altro ciarpame gossipparo che nutre le loro frivole e leggere teste! Ah, dimenticavo: con una bella sigaretta fumante in mano!
Poi raggiunto l'ombrellone mi calmo un po' e dallo schifato passo alla comprensione per queste povere bimbe, indifese, ingenue e candide che ogni giorno sono sottoposte ad un vero lavaggio del cervello che le induce ad avere come punti di riferimento delle vere artiste della provocazione sessuale, per dirla in modi garbati.
E non posso fare a meno di chiedermi fino a dove questa nuova, moderna e svestita società femminile si spingerà e quale sarà il grado di volgarità che arriverà a sperimentare.

Poi, scuotendo la testa e guardando altrove, ho visto due bimbi che giocavano a calcio. Hanno girato la spiaggia in cerca di un posto poco affollato, hanno preso le loro ciabattine e ne hanno "delimitato" la porta e poi con i piedi hanno tirato delle strisce per decidere da dove tirare i rigori. Beh devo dire che anche in tenera età la superiorità maschile è evidenziata dalla sua praticità e dalla poca predisposizione a sognare d'essere principini sfavillanti.

Con un pizzico di preoccupazione per il futuro ... il vostro Sam.

martedì 22 giugno 2010

Il Calcio, i Mondiali e le donne ...


... ingredienti di una ricetta spaventosa!

Da poco è iniziata una manifestazione che genera talora entusiasmo e sconfinata euforia, ed altre volte l'ira funesta ed incontrollata delle donne verso i loro uomini: "I Mondiali di Calcio!"

A cadenza quadriennale "ella" scandisce con veemenza le solite invettive: "... quindi da ora ad un mese non ti vedrò più, ed il tuo poco tempo libero lo spenderai per guardare il calcio ... (?)"; "... già per andare a fare la spesa ti devo fare domanda in carta bollata, figurati adesso!!!"; "... ma che diavolo ci sarà mai di entusiasmante nel guardare un gruppo di imbecilli correre dietro ad un pallone???" e tanto (tanto) altro!

Noi saremmo disposti a prenderci un giorno di ferie pur di vedere una semplice "amichevole" dell'Italia. Ci trasformiamo in Commissari Tecnici, in esperti di calcio e davanti alla TV ci ipnotizziamo eludendo ogni forma di disturbo intorno a noi e ... quindi anche le donne!
Ci strappiamo i capelli, malediciamo il solito inconcludente attaccante ed enunciamo complimenti esagerati al nostro "azzurro" preferito. Se qualcuno ci sfiora la pelle noi saltiamo in aria perchè siamo tesi come PAZZI ed abbiamo attivato la modalità "epidermide superficiale iperreattiva"! La giornata inizia bene se siamo all'indomani di una vittoria e siamo mesti per un pareggio o peggio, per una sconfitta! Insomma il calcio ci rende diversi dal solito e ci fa esprimere molte emozioni che generalmente teniamo nascoste. C'è il Mondiale, la Champions League, il Campionato Italiano etc. Fosse per noi vivremo solo di questo.
Ma che male c'è?

Noi uomini ci "lasciamo andare" solo con il calcio, le donne invece hanno le loro Soap Opera, i loro Reality, i loro Talk Show, le loro serie preferite e strappalacrime e tanto altro che hanno davvero molto di più stupido che lo sport più seguito al mondo, il Calcio!

Ma oggi più che mai, le donne non potendo contrastare il loro nemico (il Calcio) se lo sono fatto alleato, cosi da distruggerlo dall'interno. Come? Fateci caso!
Si sono impadronite di "OGNI" trasmissione sportivo/calcistica! Approfondimenti, dopo partita, intermezzi, pubblicità, etc. sono sempre lì, con il loro bel seno in mostra ad ostentare una ridicola preparazione in merito. Abbozzano osservazioni e fanno domande assai fuori luogo. Il Calcio è uno sport maschile, quando lo praticano le donne sembra di vedere un gruppo di pinguini che corre e che ha un'appendicite perforante. Per le donne il fuorigioco è un concetto astratto, una sorta di maledizione Divina che per chissà quale inspiegabile motivo ha fermato il gioco. Per loro il "rigore" è una forma di educazione e la "punizione" è sempre eccessiva! Il "turn over" è un meccanismo segreto ed il "pallonetto" è il pallone pagato ad etti. L'unica cosa che sanno del calcio è l'aspetto gossip dei calciatori e delle loro compagne ed il "più bello" della squadra!
L'unica volta che hanno intuito qualcosa è quando hanno sentito del rigore tirato da Totti, il famoso Cucchiaio!
ED ALLORA PERCHè ALMENO QUESTO NON LO LASCIATE A NOI? PERCHE' NON VI FATE DA PARTE PER UNA SANTA VOLTA E CI LASCIATE SOGNARE CON E PER LA NOSTRA SQUADRA DEL CUORE??? Quando mai un uomo s'è immischiato in cose prettamente femminili?
Tutto ciò è innegabile!

Da SKY a Mediaset, dalla RAI alle tv private stanno sempre lì in primo piano ad immischiarsi in argomenti e realtà a loro estranee!
Non ne hanno le competenze, non ne comprendono i meccanismi né lo svolgimento e soprattutto ci odiano (quando guardiamo una partita) perchè diamo attenzioni vere e coinvolgenti a qualcos'altro ma non a loro!

Quest'anno stò seguendo il mondiale come mai prima, ed il pre partita ed il post partita mi interessano in modo particolare per seguire tutto lo svolgimento del torneo massimo dello sport che da ragazzo praticavo. Spesso mi trovo a cambiare canale perchè la noia, il pressappochismo e l'incompetenza delle donne protagoniste mi preme sulla gola asfissiandomi e lasciandomi sul divano come un asmatico!

Care donne, condividere una passione con il vostro compagno è uno dei tanti segnali d'amore, se poi andate anche a prenderci due patatine ed una birretta, allora dalla condivisione si passa alla complicità! Se ci aggiungete un pizzico di tifo (finto per carità, in questo siete straordinarie) per la nostra squadra, allora trasformate una partita in un atto speciale ed irripetibile. Se poi dopo una vittoria ci concedete anche qualche ora di buon sesso, allore siete davvero le padrone del mondo!!! (il sesso solo a qualli sposati, non traformiamo una bella occasione in atti poco casti!) Tanto poi, all'apice del piacere ci chiederete di comprarvi la nuova lavastoviglie e ... come dirvi di no??????????
Pertanto usate bene le vostre carte!

Cari uomini. Non ce n'è!!! Organizzate con i vostri amici rigorosamente maschi le vostre serate e prima di far rientro a casa, con mezzi pubblici o accompagnati, fate il pieno di superalcolici, vi aiuteranno a non sentire il dolore del mattarello che vi aspetta dietro la porta.

Forza ITALIA! Tutta l'Italia!

lunedì 7 giugno 2010

Siamo tutti figli delle donne,

... e questo non sempre è un bene.
In special modo quando le nostre madri, in tutto il loro essere donne, ci hanno insegnato non solo a parlare ... ma anche a "come" farlo.

E si! Saper articolare una frase ed esprimere il proprio pensiero potrebbe essere paragonato al non farlo ... ma, con atteggiamenti particolari che evidenziano di tutto punto il proprio silenzio.

Un uomo quando dice "no", lo dice e basta! Una donna per dire "no", utilizza mille marchingegni: voltamenti di spalle, repentini cambi d'umore, paresi facciali, voci stridule, sarcasmo in abbondanza, e tanto tanto altro!

Quello che in questa mia esperienza sul web mi ha mostrato è lo stesso "linguaggio" delle donne usato un po' da tutti i miei lettori (o nello specifico, quelli contrari al tema e che ... "ahiloro" non hanno il senso dell'autoironia e della sportività).
Infatti trovo che ci siano decine di persone che dicono molte cose, alcune interessanti, altre "sciape", ma lo fanno tutti con una immensa attenzione a non scalfire mai la sensibilità altrui! In modo che tutti i loro lettori siano in accordo, ma che di fatto non si sentono spinti ad una reale riflessione. E questo non porta alla condivisione vera! Neppure allo scambio ed alla crescita, ma solo ad una mera messa in scena (un po' ipocrita) di valori d'avanspettacolo in cui, al di la' delle chiacchiere, non ci si crede neppure.

Quale arma meglio del silenzio?

Altro che polemizzare, condividere ed approfondire!

Innanzi alla realtà, la stragrande maggioranza abbozza una critica, ma quando vede che non c'è ne' ... allora si zittisce.

Ben venga dunque.

Ma ... "scripta manent"!

Buona vita a tutti.

venerdì 4 giugno 2010

"Anche le donne in pensione a 65 anni!"


Suonava quasi come un anatema l'articolo su un giornale di oggi a far d'apripista ad un tema di cui si parla, anzi direi "si ciarla", da diverso tempo.

Per quale dannata ragione le donne dovrebbero andare in pensione 5 anni prima dei loro colleghi uomini?

Se ben ricordo quando con stridule vocine, manine vibranti e cartelli zeppi di veemenza, le donne hanno mostrato i muscoli pretendendo la "parità" (soprattutto nel mondo del lavoro), facevano riferimento alla parità di trattamento, alla parità salariale dove indipendentemente da sesso, estrazione sociale etc. ad ugual lavoro andavano riconosciuti uguali diritti.

Ottenuto di gran lunga anche questo, non contente (quando mai ne vedi una contenta???), si sono ritagliate su misura diversi stratagemmi che hanno tanto il sapore di rivendicazioni ben retribuite.

Facciamo un passo indietro. Diversi anni fa' quando il titolare di una azienda doveva selezionare del personale e si trovava di fronte alla scelta se assumere un maschio o una femmina, optava quasi sempre per il primo. Perchè?
Perchè la resa di un uomo ed una donna sono assolutamente diverse.
Ed adesso non vi inviperite, lasciate scorrere i vostri occhietti ben trattati e lucidi di rabbia fino alla fine del post e capirete (?).
Un uomo quando va al lavoro lo fa dopo essersi svegliato da un buon sonno riposante, su lenzuola candide ed in una casa accogliente e ben tenuta. Lo fa dopo che qualcuno gli ha preparato una buona ed energica colazione e dopo che gli ha fatto trovare vestiti o divise fresche e pronte. Non deve preoccuparsi di nulla perchè sa bene che a farlo c'è sua moglie. Al suo ritorno avrà un buon pasto caldo, la doccia pronta e di nuovo abiti freschi. Sembra quasi che il suo unico impegno debba essere dare il massimo al lavoro per ottenere sempre più il necessario affinchè "tutti" gli aspetti della gestione della vita di coppia e familiare siano soddisfatti.
La donna per contro, dovrà innanzitutto provvedere alle cose sopra descritte (anche se elencate in piccolissima parte in confronto al reale lavoro necessario per mandare avanti una casa e la sua famiglia), e poi dovrà tirare fuori forza, concentrazione e determinazione per riuscire anche nel proprio lavoro.

Questa considerazione veniva fatta una volta, ed io trovo che era un nobile gesto da parte di un imprenditore rendersi effettivamente conto del reale apporto della donna in un casa/famiglia.

Sfido io che noi maschietti abbiamo sempre avuto le redini sul mondo del lavoro e primeggiavamo su tutto, avevamo tutto a disposizione e l'unica cosa che dovevamo fare era davvero occuparci del nostro impiego.

Ed io dico: che c'è di male???

Questa era una divisione equa dei ruoli. Le donne si lamentano in continuazione di non riuscire mai a trovare il tempo di fare tutte le varie faccende. Allora che lasciassero il lavoro, iniziando a vivere meno dispendiosamente accudendo figli e marito con amore.
Una volta le donne erano il vero pilastro della buona società. Ella era il cardine per il successo famigliare. Le donne educavano, osservavano, si improvvisavano dottoresse (e ci riuscivano sempre bene), insegnavano, disciplinavano (azione questa ormai vietata), sapevano amare ed essere amate, portavano valore, rispetto, decoro, stima e buona reputazione. Sapevano creare momenti indimenticabili con un sorriso, riuscivano a stemperare momenti dolorosi, davano dimostrazione di tenacia, forza e determinazione sconosciute spesso agli uomini. Erano attente, capivano i sentimenti dell'intera famiglia e si accorgevano dal tono di voce se c'era qualcosa che non andava e ne ponevano rimedio. Sono state donne psicologhe, madri coraggiose, degne compagne e fiere figure di garbo ed eleganza. Sapevano trattare, erano perspicaci, erano parsimoniose e geniali. Creavano ricette sublimi da freddi avanzi. Rammendavano abiti che oggi si buttano con troppa leggerezza etc.
Insomma l'elenco è davvero lungo e lo sò che qui lo descrivo solo in parte, ma il concetto è che questa donna s'è ormai persa. Non c'è più. Oggi la donna vuole primeggiare in ben altre sfere, vuole essere sempre al meglio e dare il meglio che, per carità ... non c'è nulla di male in questo. Ma chi si occuperà più di tutto quello che lei faceva prima?

Ed ecco qui che oggi sul pumann 4 ragazzi, nessuno si conosceva tra loro, viaggiavano occupando 8 posti, perchè le poltrone di fronte a loro erano occupate dai loro piedi, sporchi per altro vista la pioggia.
Che c'entra questo?
Beh a me è stato insegnato, a volte anche a suon di ceffoni, che non si mettono mai i piedi sulle poltrone o divani etc. Che ci si siede composti e tantissime altre "regole" che hanno fatto della mia generazione una compagine ben educata e rispettosa, potete starne certi.
Ricordo che da piccolo c'era un negozio che vendeva le automobiline, quelle in ferro con tanto di ammortizzatori, addirittura ne trovavi molte che riproducevano modelli allora in circolazione. Io ne andavo matto e ricordo che costavano 500lire. Fui promosso ed allora mia nonna mi accompagnò per sceglierne una. Premettendo che il dono era per festeggiare un bel traguardo della mia vita e non perchè avessi fatto qualcosa di speciale, essere promosso era solo il mio dovere!
Tornando a quel giorno, mi avvicinai alla vetrina ed i modellini erano tutti esposti lì su un espositore girevole, io estasiato mi appoggiai al vetro con le mani e mia nonna mi tirò su i pantaloni trattando i miei testicoli come una "veneziana"! Non ci volle molto a capire cosa avevo commesso, ma vi assicuro che non ne uscii ne' turbato, ne' traumatizzato.
Oggi invece, i figli sono senza una guida e vengono lasciati totalmente allo sbaraglio e gli orribili frutti sono quotidianamente sulle pagine della cronaca.

Tutto questo per dire che il ruolo della donna è indispensabile! Ma lei ha dismesso i panni di casalinga per mettere su' abiti da lavoro; e nessuno dice che non lavora come l'uomo, ma se ne' papà ne' mamma sono a casa .....!

Ed in virtù di questo, si anima con forza questa squallida giostrina che vede le donne contrapporsi alla quasi imposizione di Bruxelles secondo cui entro il 2012 anche le donne impiegate nel settore pubblico dovranno andare in pensione a 65 anni.

Non era la parità che hanno tanto chiesto?

A me sembra che questo concetto sia un tantinello travisato.
Parità salariale, buona cosa.
Parità di mansioni, si e no, perchè intanto i lavori pesanti (quelli da uomini) continuiamo pur sempre a farli noi.
Parità di trattamento, buona cosa.
Parità pensionistica, cattiva cosa.

Non si possono valutare le cose in modo così discrepante. Le donne hanno chiesto la parità ed allora diamole ciò che chiede!!! Ma facciamolo con esattezza. In che senso?
Stessi stipendi, stesso trattamento sindacale, stessi doveri, stessi diritti, stessissimi orari senza riserve, stessa età pensionabile e stessa pensione.

E' come quando si è al supermercato. A me è capitato che una signora con presunzione mi passa avanti alla cassa. Io gli ho fatto notare che non era un bel gesto e che avrebbe dovuto rispettare la fila come tutti. Lei zitta ha indietreggiato ed in un momento in cui pensava che io non senstissi, con la sua vicina di fila disse a mezza bocca: "non ci sono più i cavalieri di una volta!"
Non vi dico neppure cosa le ho risposto, creando un vero spettacolo comico azzerando la presunzione mascherata da femminismo di quella donna.
Insomma una volta era galanteria se avvicinandosi al tavolo di un ristorante l'uomo agevolava il sedersi della donna scostando la sedia. Oggi io dico: HAI DUE BRACCIA E DUE MANI, SE VUOI SEDERTI FAI DA SOLA ALTRIMENTI RIMANI IN PIEDI RUMINANDO COME "FURIA CAVALLO DEL WEST"!

Questa si che è parità.